Museo del Novecento Milano: all’Arengario l’arte del XX Secolo

Particolare di Quarto Stato di Giuseppe Pellizza da VolpedoNel cuore di Milano, in piazza del Duomo, è protagonista l’arte del XX Secolo. Dal 6 dicembre infatti è aperto al pubblico, negli storici ambienti del Palazzo dell’Arengario, il Museo del Novecento, nuovo spazio museale del Comune di Milano dedicato all’esposizione di oltre 400 opere d’arte del XX secolo.

Finalmente, dopo tre anni di lavori e un investimento tra i 20 e i 30 milioni di euro, il Museo del Novecento di Milano, atteso da quasi trent’anni, è diventato realtà. E forse è proprio con la lunga attesa, oltre naturalmente alla bellezza delle opere e all’aiuto dell’ingresso gratuito fino a fine febbraio, che si può spiegare il grandissimo successo del percorso espositivo, conquistando 100 mila visitatori nei primi venti giorni di apertura.

Questa “importante e prestigiosa opera europea dedicata alla cultura” (come l’ha definita il sindaco Letizia Moratti) è nata dalla trasformazione dell’Arengario, palazzo costruito negli anni Trenta su progetto degli architetti Portaluppi, Muzio, Magistretti e Griffini e sopravvissuto ai bombardamenti del 1942. E’ il frutto di tre anni di lavori per un totale di 140 mila ore di attività complessive e una media di 80 operai e di 25 di restauratori altamente specializzati in cantiere al giorno.

Il nuovo museo (il cui ingresso, lo ripetiamo, è gratuito fino al 28 febbraio 2011), progettato da Italo Rota e Fabio Fornasari, si estende su una superficie di 8200 mq, di cui 4000 mq ospitano circa 400 opere di pittura e scultura del XX secolo, tutte appartenenti alle Civiche Raccolte Artistiche del Comune di Milano e arricchite dai numerosi lasciti di collezionisti privati.

Il percorso espositivo parte da Quarto Stato di Giuseppe Pellizza da Volpedo, grande tela dipinta tra il 1898 e il 1902 che venne acquistata per pubblica sottoscrizione dal Comune di Milano nel 1920, posizionata in una nicchia nera che si affaccia sulla rampa elicoidale vetrata, realizzata al centro dell’Arengario. E da qui si parte alla scoperta dell’arte del XX secolo e in modo particolare di quelle correnti che hanno fatto grande la città di Milano.

Al primo piano si trovano le Avanguardie Internazionali della collezione Jucker, con opere di Picasso, Modigliani e i futuristi. La prima grande sala del museo, detta “delle Colonne”, è una monografica unica al mondo su Umberto Boccioni che comprende la tela intitolata Elasticità (1912), manifesto pittorico del Movimento Futurista. Si procede con un’immersione nel Futurismo con opere di Balla, Carrà, Severini e Soffici tra i più importanti.

Attraversate anche le sale monografiche di de Chirico, Morandi e Martini, al secondo piano una panoramica dell’arte degli Anni ’20 e ’30 (Sironi, Guidi, Marussig, Casorati), chiudendo con una sezione di opere di Fausto Melotti. Il salone della torre dell’Arengario, la parte più alta del museo, è dedicato a Lucio Fontana. Completamente circondato da grandi pareti vetrate, grazie a cui si ha una vista panoramica magnifica su piazza Duomo, è stato progettato come un’opera in grado di poter allestire il soffitto spaziale del 1956, realizzato da Fontana per la sala da pranzo dell’Hotel del Golfo di Procchio (Isola d’Elba), nonchè la Struttura al neon per la Triennale di Milano (1951) e i Concetti spaziali degli anni ’50.

Successivamente si trova la sala dedicata ad Alberto Burri e alle opere degli anni ’50 dei maggiori maestri italiani tra cui Vedova e Capogrossi. La sezione conclusiva, oltre 1200 mq situati nella manica lunga al secondo piano di Palazzo Reale e collegati all’Arengario da una passerella sospesa, è dedicata agli anni ’60. Da ricordare poi le sezioni sull’Arte Cinetica e Programmata (con opere di Munari, Mari e artisti del Gruppo T), sul Realismo esistenziale e la Pop Art (Adami, Romagnoni, Baj e Rotella) per concludere il percorso con l’Arte Povera in cui, oltre a un omaggio a Luciano Fabro si trovano opere di Boetti, Pistoletto, CalzolariMerz, Penone, Kounellis, Anselmo e Zorio.

All’interno del Museo del Novecento c’è il ristorante, aperto fino a tarda sera, di circa 70 coperti su 220 mq, progettato da Laura Sartori e Roberto Peregalli e gestito dal cuoco Giacomo Bulleri, proprietario dello storico locale Da Giacomo a Milano. Accanto alla biglietteria, al piano terra, anche il bookshop, progettato da Michele De Lucchi.

Qualche informazione utile:

Luogo:
Museo del Novecento
Via Marconi 1, 20123 Milano (Calcola il percorso per sapere come raggiungere questo indirizzo)

Orari:
tutti i giorni dalle 9:30 alle 19:30; giovedì e sabato dalle 9:30 alle 22:30; lunedì dalle 14:30 alle 19:30

Costo del biglietto:
Gratuito fino al 28 febbraio 2011
Da marzo 2011: intero € 5,00; ridotto € 3,00; ingresso gratuito il venerdì dalle 16:00 alle 19:30 e tutti i giorni per i minori di 18 anni

Per informazioni:
02.88444061 – 02.0202

Per maggiori informazioni potete visitare il sito ufficiale del Museo del Novecento all’indirizzo www.museodelnovecento.org.

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2 commenti

  1. Lacoste 13 anni fa

    Caruccio

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