Dal 3 al 9 novembre Alda Merini rivive sul palcoscenico del Teatro Libero, nel sesto anniversario della sua scomparsa, con lo spettacolo Senza filtro, un ponte per conoscere il “dietro le pagine” della poetessa, del suo inarrestabile amore per la vita.
Sul palco riprende vita Alda Merini così come l’hanno raccontata gli amici che l’hanno conosciuta e accompagnata negli anni: Arnoldo Mosca Mondadori, Alberto Casiraghi, Giuliano Grittini, Giuseppe d’Ambrosio Angelillo e tutti coloro che sui Navigli di Milano l’hanno incontrata giorno dopo giorno e non l’hanno più dimenticata. Tra angeli custodi, il Bar Charlie, giornate passate a parlare, ridere, fumare, scrivere, quel che è senza filtro, in questo spettacolo, è l’amore: un amore totale che non si protegge dalla vita.
Un amore che a volte, come è successo alla poetessa, ti confina dentro una corsia di manicomio oppure dentro un bar. Un monologo denso, accorato ed ironico, reso con maestria da una straordinaria Rossella Rapisarda e dalle musiche di Marco Pagani, per un’esistenza celebrata in morte, troppo spesso non riconosciuta quand’era in vita. Tornando a dettagli assai prosaici: il biglietto intero costa 21 €, ridotto 15. E chi si presenta al botteghino con una poesia di Alda Merini particolarmente sentita, potrà acquistare un biglietto ridotto a 15 euro. Non potremo valutare l’entità del pathos, ma ci auguriamo che nessuno voglia offendere la memoria della poetessa con un pretesto per pagare di meno.