I “Nessi” di Bergonzoni all’Elfo

Dura quanto una partita di calcio, ma senza intervallo. E’ l’ultimo one-man show di e con Alessandro Bergonzoni, dall’eloquente titolo “Nessi”: nell’epoca della connessione, pare che si comunichi sempre di meno.

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Lo spettacolo torna al Teatro Elfo Puccini, chiudendo in bellezza la stagione con un funambolo della parola sempre in fuga dai luoghi comuni. Ma in che senso, “nessi”? Sono connessioni, fili tesi, trame e reti tessute e intrecciate per collegarsi con il resto del pianeta. O forse dell’universo, secondo la logica surreale dell’autore. Non attraverso Facebook – che Bergonzoni non ha. Ma attraverso la necessità assoluta e contemporanea di vivere collegati con altre vite, altri orizzonti, altre esperienze che ci fanno scavalcare i confini ristretti dei nostri piccoli Io individuali, per espanderci verso un fatidico “Noi” pieno di sorprese, ambiguità e soddisfazioni impreviste.

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Mescolando in modo affascinante riflessione esistenziale, giochi linguistici, nonsense e comicità surreale, lo spettacolo – il quattordicesimo di Bergonzoni, scritto, interpretato e diretto in coppia con Riccardo Rodolfi – è uno stimolo a riattivare quelle parti di noi che si stanno perdendo in una quotidianità fatta di linguaggi preconfezionati ed egocentrismo dissennato. Nelle parole dell’artista bolognese, i nessi ci permettono di “… toccare e sentire anche lontano da noi, perché avevamo dei sensori ma non li attiviamo più”.

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Attiviamoli, dunque: dal 9 al 13 giugno al Teatro Elfo Puccini, Corso Buenos Aires 33, ore 21.00. Biglietti: intero € 30.50, martedì posto unico € 20, ridotto (sotto i 25 e sopra i 65 anni) € 16, scuole € 12.

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