Il San Giovanni di Leonardo torna a Milano dopo 70 anni

San Giovanni BattistaIl San Giovanni Battista di Leonardo da Vinci torna a Milano dove mancava dal 1939 (era esposto alla Triennale). L’Eni lo riporta nel capoluogo lombardo grazie alla partnership con il museo parigino del Louvre. Il capolavoro leonardesco sarà esposto per un mese, fino al 27 dicembre, nella Sala Alessi di Palazzo Marino.

E per il pubblico l’ingresso alla mostra Leonardo a Milano – Dal museo del Louvre a Palazzo Marino – Esposizione straordinaria del San Giovanni Battista di Leonardo sarà completamente gratuito, come era stato per la Conversione di Saulo del Caravaggio, esposta lo scorso anno.

Proprio Milano è stata la città che adottò Leonardo, che però portò il San Giovanni con sè ad Amboise, in Francia, dove trascorse l’ultimo periodo della sua vita. “Ma oggi – ha dichiarato il sindaco Letizia Moratti – il museo del Louvre sceglie Milano per un ritorno atteso e felice”, ringraziando Eni il cui amministratore delegato Paolo Scaroni precisa che “fra tutti i geni italiani Leonardo è quello che vorremmo di più come un’icona di Eni, per la sua personalità di grande innovatore”.

Realizzata a Firenze fra il 1508 e il 1513 per volere di Giovanni Benci, questo dipinto ad olio su una tavola di 69cm x 57cm fu terminato a Milano prima di essere portato in Francia dallo stesso Leonardo, che lo custodiva gelosamente nel suo studio a Cloux.

Nella Sala Alessi, grazie a un perfetto sistema di illuminazione, il visitatore può cogliere uno ad uno i molti frammenti che danno vita a questa immagine: dal sorriso ai lunghi riccioli biondi, per alcuni il segno conclamato dell’ambiguità sessuale di questo giovane, fino a quel dito puntato in alto, verso l’aldilà divino, invisibile al nostro sguardo.

La mostra è aperta tutti i giorni dalle 11:00 alle 19:30; il giovedì e il sabato dalle 11:00 alle 22:30.

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3 commenti

  1. 15 anni fa

    I am definitely bookmarking this page and sharing it with my friends.

    🙂

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  2. stefano rollero 15 anni fa

    Ho visitato la mostra “Leonardo a Milano, San Giovanni Battista dal museo del Louvre a Palazzo Marino”.

    E’ sempre una sorpresa poter vedere e scoprire l’Arte da vicino, soprattutto quella storica e universale.

    Nei grandi eventi espositivi, spesso e volentieri organizzati come fossero “pacchi culturali” per attirare i visitatori ,dove contano i grandi numeri e fare business (che per motivi diversi il motivo riporta a quello dei derivati finanziari) qualche volta rimangono fermi ai criteri del gusto e del “no profit”.

    Un plauso dunque all’ Assessore alla Cultura del Comune di Milano, Massimiliano Finazzer Flory.

    Un’ esposizione straordinaria, che dura un mese esatto, da Venerdì 27 Novembre a Domenica 27 Dicembre, e sorprendentemente ad ingresso libero!

    L’opera leonardesca si trova presso la sede del Comune di Milano , (Piazza della Scala 2) , in sala Alessi.

    Un breve percorso ( direi didattico) corredato da pannelli informativi e da video raccontano la storia del dipinto del San Giovanni Battista.

    Il dipinto è su tavola e misura 69 centimetri per 57.

    Una lieve luce di un solo faro attraversa il vetro antiproiettile della teca climatizzata.

    L’iconografia del Battista è particolarmente legata a Firenze, di cui il santo è il patrono.

    Secondo alcuni studiosi il dipinto sarebbe stato iniziato a Firenze e terminato a Milano tra il 1509 e il 1510: in questo caso la sua realizzazione sarebbe compresa tra il secondo soggiorno fiorentino dell’artista e l’ultimo a Milano; secondo altri esperti, invece, l’esecuzione risalirebbe tra il 1513 e il 1515.

    La tavola è citata per la prima volta da Antonio De Beatis, segretario del cardinale Luigi d’Aragona, che l’ha visto nello studio di Leonardo a Cloux, in Francia, dove il maestro ha trascorso gli ultimi due anni.

    Le mie impressioni:

    Il dipinto somiglia a quello della Gioconda, il volto dal fascino enigmatico fissa lo spettatore con uno sguardo ammaliatore, terribilmente ipnotico. L’elemento più eclatante è il sorriso ambiguo, fatale, dolce e beffardo, innocente e malizioso quasi sensuale.

    Sono sorprendenti i tratti fisionomici: l´incerto codice erotico, soggetto maschile ma dai lineamenti femminei, ricorda l´altro Giovanni biblico, il giovane discepolo del Cenacolo (futuro evangelista) che ha sedotto Dan Brown.

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