Riapre il rifugio antiaereo n. 87

Dal 27 febbraio è di nuovo accessibile al pubblico il rifugio antiaereo n. 87, situato nei sotterranei della scuola G. Leopardi in viale Bodio 22 dopo un’opera di riqualificazione da parte del Comune che ha visto la collaborazione dell’Associazione ABG, Associazione Speleologia Cavità Artificiali Milano (SCAM), dell’Ecomuseo Urbano Metropolitano Milano e degli studenti dell’Istituto Leopardi che hanno ripulito, riallestito e reso finalmente fruibile

© Newpress
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questo inedito museo della memoria. Della memoria, sì, e non delle più gradevoli: immaginate un labirinto di 24 stanze in 250 metri quadrati che potevano ospitare fino a 450 persone, con dieci celle, due gabinetti alla turca e un rubinetto per l’acqua; immaginate cosa significasse svegliarsi nel mezzo della notte tra le sirene e il rombo dei bombardieri, la discesa sotto terra, il terrore dell’incursione. All’interno sono ancora visibili le scritte e le indicazioni che guidavano verso i servizi igienici, indicavano i ganci a cui erano appesi i secchi con l’acqua potabile o che ricordavano il divieto di fumare o di portare cani e altri animali domestici. Il rifugio fu costruito nel 1936 e, come molte attrazioni di una Milano nascosta – pensiamo all’Albergo Diurno di Porta Venezia, ad esempio – non è ancora strutturato come museo permanente. Il rifugio al momento è infatti visitabile soltanto su prenotazione – ne sono arrivate già 200

La fontana monumentale di piazza Grandi che nascondeva il rifugio antiaereo n. 87
La fontana monumentale di piazza Grandi che nascondeva il rifugio antiaereo n. 87

solo nelle prime ore –  ma, come ha assicurato l’assessore Maran, presente all’inaugurazione del 27 febbraio, verrà pubblicato un bando “per cercare un’associazione che si prenda cura del luogo in modo da organizzare stabilmente le visite”. L’opera di restauro ha riguardato anche la fontana monumentale di piazza Grandi, che nascondeva e proteggeva il rifugio.

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