Bellotto e Canaletto, pionieri dell’immagine

Sì, è Natale. Sì, innumerevoli sono gli eventi, i dolci, gli abeti, le lucine, i Presepi, gli impazzimenti da regalo last minute. Lo sapete già, quindi parliamo d’altro. E precisamente di pittura del Settecento con “Bellotto e Canaletto. Lo stupore e la luce”, in mostra alle Gallerie d’Italia con cento

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opere tra dipinti, disegni e incisioni, un terzo delle quali mai esposte prima nel nostro Paese. Il progetto espositivo è dedicato al genio pittorico e all’intelligenza creativa di due artisti di spicco dei quali non si parlerà mai abbastanza perché, oltre a mostrarci in dettaglio quella rutilante festa mobile che è la Venezia del Settecento, hanno gettato le basi di una sensibilità fotografica a noi contemporanea: Antonio Canal detto “il Canaletto” e suo nipote Bernardo Bellotto, infatti, seppero trasformare il vedutismo veneziano da genere peculiare a corrente d’avanguardia che caratterizzò un’epoca intera. Le opere di entrambi presentano tecniche che influenzeranno in vario modo la fotografia e il cinema e sono rappresentative di un periodo storico importante per il Bel Paese. L’incontro delle opere e il confronto tra i due artisti ripercorre le tappe di un viaggio artistico che parte da Venezia, tocca varie tappe in Italia, prosegue alla volta

sTUPORE

dell’Europa, dove Bellotto mette a frutto l’insegnamento di Canaletto nelle sue vedute e paesaggi di stupefacente modernità. Fino al 5 marzo 2017 presso le Galleria d’Italia in Piazza della Scala 6, da martedì a domenica con aperture straordinarie il 26 dicembre 2016 e 6 gennaio 2017. Chiusure: 24, 25 e 31 dicembre 2016; 2 gennaio 2017. Biglietto intero € 10.

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