Damián Ortega fa “Casino” all’Hangar Bicocca

Fare casino – bordello, come direbbe qualcuno che non citiamo – non sempre vien per nuocere, specie se di mezzo c’è l’arte. È con questo titolo, “Casino” per l’appunto, che lo Spazio Hangar Bicocca presenta la prima mostra personale in Italia di Damián Ortega, artista messicano tra i più interessanti e ironici del panorama contemporaneo.

Damián Ortega, Prometeo, 1992
Damián Ortega, Prometeo, 1992

La retrospettiva, che si terrà dal 5 giugno all’8 novembre, illustra differenti espressioni artistiche tra sculture, installazioni, film, oltre a una performance che verrà realizzata il 4 giugno durante l’inaugurazione, resa unica dal dialogo tra le diciannove opere, di piccole e grandi dimensioni, e lo spazio Shed di HangarBicocca. Materia, energia e trasformazione sono i concetti al centro della ricerca artistica di Ortega, da cui il titolo della mostra “Casino”. L’universo visto da Ortega appare come un sistema fisico complesso, non totalmente controllabile dall’uomo: oggetti esplosi, materiali compressi e grandi installazioni offrono prospettive poco scontate di un universo fuori controllo.

Damián Ortega, Controller of the Universe, 2007 (dettaglio)
Damián Ortega, Controller of the Universe, 2007 (dettaglio)

Proveniente dal mondo della satira, Damián Ortega trasferisce nelle sue opere una sottile ironia che carica di significato oggetti provenienti dalla sfera quotidiana. Come l’iconico maggiolino Volkswagen su cui si basa l’opera Cosmic Thing:

Damián Ortega, Cosmic Thing, 2002
Damián Ortega, Cosmic Thing, 2002

l’automobile-simbolo dell’identità nazionale messicana, tra le più utilizzate del Paese e adottata anche per i taxi di Città del Messico, viene scomposta in ogni suo pezzo ed esplosa nello spazio a ricrearne la forma. Dal 5 giugno all’8 novembre, dal giovedì alla domenica dalle 11 alle 23.

 

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