A Nag Arnoldi, nato a Locarno nel 1928, è dedicata una retrospettiva ospitata a Milano, a Palazzo Reale fino all’11 settembre 2011, dal titolo Sculture 1980 – 2010, che rende omaggio allo scultore svizzero vivente di maggior prestigio internazionale.
L’esposizione presenterà cinquanta sculture, alcune delle quali monumentali, in grado appunto di ripercorrere gli ultimi trent’anni della carriera artistica di Nag Arnoldi, attraverso i temi più caratteristici della sua ricerca.
Il percorso espositivo a Palazzo Reale, suddiviso per aree tematiche, si avvarrà dell’allestimento progettato dal famoso architetto Mario Botta (che già aveva curato quello dell’antologica tenutasi a Lugano nel 1998) appositamente studiato per esaltare l’elemento plastico di Arnoldi.
Particolare attenzione verrà dedicata al ciclo degli Astati e dei Guerrieri che occupano un ruolo privilegiato nell’immaginario figurativo di Nag Arnoldi, così come a quello dei Cavalli e dei Tori, testimonianza della sua predilezione per il mondo animale, e dei Minotauri, alcuni dei quali, di grandi dimensioni (3 metri di altezza), saranno ospitati in Piazzetta Reale.
Non mancherà poi un excursus sul tema del sacro, attraverso una serie di polittici d’ispirazione religiosa. Ricordiamo che il polittico è un dipinto su legno o su tela, costituito da più parti unite fra loro da una cornice fissa o da cerniere, in modo da creare sportelli richiudibili.
A una prima lettura, le forme dei suoi corazzati Guerrieri, dei Cavalli e dei minacciosi Astati, i bronzi di Arnoldi caratterizzati da una grande eleganza formale e da un altrettanto alta perizia esecutiva, rivelano una realtà più problematica, fatta di interrogativi e di riflessioni sulla condizione umana. Le sue sculture dunque non hanno nulla di scontato, non avvertono il trascorrere del tempo, non sono formula vuota ma innanzitutto struttura del pensiero, incontro con la storia, accumulo di esperienze esistenziali.
Così nel ciclo degli Armigeri, l’aspetto monumentale esteriore del guerriero, immagine della forza e del potere, si contrappone al volto che spunta dietro la celata dell’elmo, timoroso e prosciugato dalla durezza di un combattimento senza fine, che ha privato l’uomo della sua energia vitale e delle sue certezze.
O ancora, in quello degli Astati dove il gruppo dei militi rappresentati, tutti rivolti verso l’interno come a proteggersi vicendevolmente, traspare la fragilità dell’individuo ridotto a ruvida sagoma filiforme, metafora della loro condizione mortale.
Qualche informazione utile:
Orari:
tutti i giorni dalle 9:30 alle 19:30; giovedì e sabato dalle 9:30 alle 22:30; lunedì dalle 14:30 alle 19:30
Costo del biglietto:
Ingresso gratuito
Per informazioni:
02.433403 – 02.36571438
Per maggiori informazioni potete visitare il sito ufficiale di Palazzo Reale all’indirizzo www.comune.milano.it/palazzoreale.