I disegni sono attentamente selezionati in modo di far capire il concetto di architettura di Michelangelo nella seconda parte del Cinquecento: si tratta di famosissimi progetti, alcuni però incompiuti se non addirittura mai realizzati come quello per la basilica di San Giovanni dei Fiorentini a Roma.
Il percorso, allestito nelle Sale Viscontee, permetterà inoltre di ammirare alcuni dei grandi progetti michelangioleschi, per l’occasione realizzati in tecnologia 3D.
L’attività di architetto, non precoce come quella di scultore e pittore, inizia nel 1513 quando Leone X, appena eletto Papa, indice un concorso per ultimare la facciata della Basilica di San Lorenzo lasciata incompiuta da Brunelleschi. Michelangelo firma il contratto per realizzare il suo progetto (di cui, all’interno della mostra, si potranno ammirare gli schizzi e i disegni) che però, forse per l’eccessiva complicatezza, non viene mai portato a termine.
Nel 1520, anno in cui al maestro viene revocato l’incarico per San Lorenzo, il cardinale Giulio de’ Medici, futuro Clemente VII, gli affida la realizzazione di una cappella funebre, destinata ad accogliere le spoglie di uomini illustri: la Cappella Medicea che in mostra verrà documentata da otto disegni. Quasi contemporaneamente, nel 1523, Michelangelo attende alla Biblioteca Laurenziana, voluta sempre da Giulio de’ Medici, nel frattempo diventato Papa. Di questo progetto, le Sale Viscontee ospitano ben diciotto disegni.
Successivamente, nel 1546, alla morte di Antonio da Sangallo il Giovane, Michelangelo viene chiamato da Paolo III a dedicarsi a tutte le principali opere architettoniche di Roma: Palazzo Farnese, la chiesa di San Giovanni dei Fiorentini, le Terme di Diocleziano nella chiesa di Santa Maria degli Angeli, la facciata di Porta Pia e la sistemazione del Campidoglio, fino alla direzione dei lavori della fabbrica di San Pietro. A Milano sono esposti gli studi sulla sezione della cupola che compete con il Pantheon.
Analizzare il Buonarroti architetto è estremamente difficile, anche per la complessa personalità dell’artista, dal suo singolare modo di vedere lo spazio architettonico, dall’uso rivoluzionario degli ordini classici, dall’assoluta libertà della sua tecnica grafica. Basti pensare che Michelangelo era uso a riutilizzare gli stessi fogli, perfino ad anni di distanza; inoltre disegni e schizzi venivano talora eseguiti ruotando il foglio in posizioni diverse o utilizzando casualmente il recto o il verso; infine la dimensione delle architetture disegnate, così come il loro grado di definizione, variava secondo l’arbitrio del maestro e raramente era presente un braccio o un modulo ad indicare un riferimento in scala.
Questa esposizione rientra nel progetto Michelangelo al Castello Sforzesco, promosso dal Comune di Milano, dal Castello Sforzesco, da Palazzo Reale e dall’Associazione MetaMorfosi, che comprende anche la mostra L’Ultimo Michelangelo – disegni e rime attorno alla Pietà Rondanini.
Qualche informazione utile:
Luogo:
Castello Sforzesco
Piazza Castello
20121 Milano (Calcola il Percorso per sapere come raggiungere questo indirizzo)
Orari:
tutti i giorni dalle 9:00 alle 17:30
Costo del biglietto:
Intero € 6,00; ridotto € 3,00; il biglietto è comprensivo anche della visita ai Musei del Castello
Per informazioni:
02.88463700
Per maggiori informazioni potete visitare il sito della mostra all’indirizzo www.mostramichelangelo.com oppure il sito del Castello Sforzesco all’indirizzo www.milanocastello.it.