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Fuori dal buio con la Lega del Filo d’Oro

Il post di oggi non parlerà di mostre, sagre o eventi di tendenza ma di un’associazione attiva ormai da decenni di cui riteniamo necessario diffondere l’indispensabile azione sul territorio. Si tratta della Lega del Filo d’Oro, una ONLUS con sede centrale a Osimo, in provincia di Ancona, che si occupa di offrire supporto ai bambini, giovani e adulti sordociechi, pluriminorati psicosensoriali o affetti da malattie rare, dando

loro una speranza in più per una vita autonoma, libera e felice. Fondata nel 1964 da Sabina Santilli e un gruppo di volontari, in 50 anni di impegno la Lega del Filo d’Oro ha aiutato tantissime persone di tutte le età, ingrandendosi fino ad aprire più centri territoriali di sostegno in tutta Italia. Il più vicino a Milano è il Centro Socio Sanitario Residenziale di Lesmo, nei pressi di Monza, che ospita 42 utenti ed è la risposta alla crescente domanda di nuovi servizi per i sordociechi e i pluriminorati psicosensoriali da tutto il Nord Italia. L’obiettivo della Lega del Filo d’Oro è di offrire assistenza, educazione e riabilitazione, togliendo bambini e adulti dal buio e silenzioso isolamento nel quale sono costretti a vivere. Come? Attraverso l’attuazione di diversi progetti come l’apertura di centri specializzati, la formazione di operatori, l’attività di ricerca, la promozione di rapporti con altre associazioni e, non da ultimo, una profonda sensibilizzazione dell’opinione pubblica. Qualche numero su una realtà scomoda da ricordare, che cozza contro le nostre tranquille esistenze tutte centrate sul benessere, l’autostima, l’estetica: le persone sordocieche in Italia oggi sono ben 189 mila. Almeno 108 mila vivono confinate in casa, perché non sono in grado di muoversi autonomamente o presentano altre

gravi forme di disabilità. Circa la metà dei bambini e degli adulti sordociechi presenta problemi motori e cognitivi e hanno quindi grosse difficoltà nel muoversi e comunicare. I gesti più semplici come vestirsi, riconoscere le stanze e muoversi in casa possono diventare impossibili. C’è poi chi è affetto da malattie rare come la sindrome di Usher e quella di Charge – malattie genetiche che colpiscono 1 persona su 2000, per le quali è necessaria una costante attività di ricerca. Le iniziative, per fortuna, non mancano. Nel 2013 sono iniziati i lavori per la creazione di un nuovo Centro Nazionale a Osimo, un polo di alta specializzazione con un centro diagnostico in grado di dimezzare i tempi di attesa sulla valutazione iniziale di chi ha bisogno di aiuto. E noi, che cosa possiamo fare dopo aver letto queste righe? Un enorme contributo è dato dai volontari, che ogni giorno stanno accanto alle famiglie in difficoltà. Per chi vuole approfondire, e magari regalare un po’ del proprio tempo a chi vive in una dimensione inimmaginabile per i fortunati che vedono, sentono e possono muoversi in libertà, ecco il sito della Lega del Filo d’Oro: www.legadelfilodoro.it. C’è ancora moltissimo da fare.

Ombretta

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