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Gino Sorbillo, la pizza napoletana al Duomo

Quanto è lecito attendere per un’ottima pizza? C’è chi non aspetterebbe un minuto, c’è chi è disposto a mettere in conto più di mezz’ora. Nel caso della pizzeria Gino Sorbillo – Lievito madre al Duomo, sita in Largo Corsia dei Servi 11, appena dietro Corso Vittorio Emanuele, la tempistica è molto variabile, quello che resta invariato è la coda che si forma

ineluttabilmente davanti al locale, uno dei più controversi e hot di tutta Milano. Noi abbiamo atteso per venti minuti scarsi, pioveva di brutto ed è stato molto divertente, perché non siamo di quelli che si lamentano per un po’ di attesa, se l’attesa vale. Il locale è grande, disposto su due piani a vista. L’interior déco è in linea con il concetto di pizzeria: semplice ma accogliente. Quel che non è accogliente è la confusione che regna

sovrana, del resto inevitabile visto il continuo viavai di clienti. La pizza, al contrario, è l’esemplare finora assaggiato che più si avvicina all’indiscussa regina delle pizze del sud (per la “scuola del nord” a un prossimo post), almeno secondo la nostra esperienza: quella gustata in pieno centro di Salerno qualche anno fa (siamo consapevoli delle implicazioni campanilistiche; non ce ne vogliate). Quel che colpisce, oltre alle dimensioni ragguardevoli, è la qualità di ogni singolo ingrediente, dalla mozzarella alla più minuscola delle olive. Che scegliate una Bufala classica

oppure una più complessa pizza con bufala, scamorza, pomodorini, acciughe, olive e capperi, sappiate che nessuno degli ingredienti che compare nel vostro piatto è messo lì a caso. Slow Food e compagni non mentono. Ogni dettaglio concorre a renderla una pizza indimenticabile. Ricca. Golosa. Detto questo: buona scelta di birre non standard e buona carta dei vini. L’unico aspetto che lascia vagamente perplessi – ma non più di tanto, considerato che siamo nel cuore di Milano e che i tempi sono duri per tutti – è il servizio un po’ carente dal punto di vista umano (non che il cameriere sia tenuto a chiedervi come state, ma si nota, oltre a una certa frettolosità peraltro comprensibile, relativamente poca attenzione concessa al benessere generale del cliente. Insomma la pizza è eccellente, ma il servizio può migliorare). Da provare!

 

Ombretta

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Ombretta
Tags: Gino SorbilloInEvidenza1lievito madrepizza napoletana

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