Ci siamo capitati senza premeditazione, in una sera di pioggia mezz’ora prima di un film. Il ristorante La Colubrina sorge in Via Felice Casati 5, perpendicolare di viale Tunisia. Siamo stati attirati dal menu esposto, che accanto alla normale selezione di piatti e pizze presentava anche un menu bio/vegan a base di ricette rivisitate in chiave biologica. Contravvenendo a
un’innata diffidenza nei confronti di qualsiasi tentativo di appiattire una nobile tradizione in nome del politicamente corretto, siamo entrati con poche aspettative e molta curiosità. L’interno è raccolto e curato, in elegante penombra. Sul bancone e all’entrata si viene accolti da un’appetitosa gamma di prodotti da forno biologici e artigianali tra brioches, croissant, muffin e diverse tipologie di torte e pasticcini. Tutti dall’aspetto assai promettente. Il ristorante è diviso in due salette, l’ultima delle quali presenta un notevole camino dall’alta cornice lavorata. I tavoli sono piccoli ma ben distanziati e apparecchiati con gusto. Abbiamo iniziato con due bruschette classiche: pane artigianale, ottimi pomodorini, ricco condimento. Abbiamo poi voluto rischiare optando per i Pizzoccheri Rivisitati, una versione vegana ed eretica del classico piatto valtellinese, realizzato senza formaggi e
ciononostante incredibilmente ben riuscito. Per chi vuole la pizza, è disponibile in due versioni, normale o piccola: tonda, ben cotta e realizzata con farina integrale e condimenti di primissima qualità. Il menu prevede anche zuppe, riso biologico, polpettine di ceci così come piatti robusti e decisamente non vegan come il cinghiale con la polenta. Selezione di birre interessante e fuori dagli schemi, notevole anche la carta dei vini biologici. Prezzi equilibrati e personale gentilissimo: da provare.