Fino a domenica 17, in parallelo col Salone del Mobile, la Sala degli Arazzi di Palazzo Reale ospita Hyperplanes of simultaneity, installazione interattiva ideata da Fabio Giampietro (1974). L’opera dell’artista milanese fonde la tradizione della pittura alle tecnologie più innovative in un progetto inedito: una narrazione del paesaggio urbano che si
trasforma in esperienza immersiva unica nel suo genere con l’aiuto di sofisticate installazioni multimediali. Ma in che cosa consiste esattamente questa mostra sui generis dall’affascinante e ambizioso ipertitolo? In pratica Giampietro ritrae immaginifiche città ideali su una speciale tela lunga dieci metri. Attraverso l’uso di Oculus Rift, dispositivo tecnologico di ultima generazione da indossare sul viso, nato nell’ambito dell’industria dei video-game e dotato di un particolare visore 3D, lo spettatore è trasportato all’interno di una realtà virtuale in cui l’opera d’arte si espande nelle tre dimensioni, esplodendo fuori dalla tela fino ad avvolgere l’intero ambiente. La percezione
dello spazio e delle dimensioni sono completamente alterate grazie a una tecnica di virtual design che porta diretti all’interno di una sorprendente bolla onirica. L’evento fa parte di Ritorni al futuro, il cartellone culturale che Milano dedica nella primavera 2016 all’idea di Futuro, realizzato in collaborazione con il visual designer Alessio De Vecchi. Da vedere! Fino al 17 aprile.