Ce l’avevano descritta come la tipica osteria “di una volta”, epoca felice quanto imprecisata in cui era possibile sedersi in un posto simpatico, mangiare cose buone e non spendere un capitale. Abbiamo voluto provarla ed è proprio così: stiamo parlando dell’ Osteria Alla Grande di via Forze Armate 405, a Baggio, l’ “ultima roccaforte contro hamburger, cibi per vegetariani, caffè d’orzo e per chi è a dieta!”, come
recita anche il sito. L’interno è raccolto e disseminato di utensili, caffettiere, cartelli e fotografie che creano subito un’atmosfera caratteristica e fuori dagli schemi. Al pianterreno, dove abbiamo cenato, c’è una saletta per circa venti persone, mentre la sala superiore, detta “galleria” per via dei manifesti originali di film appesi alle pareti, può ospitare una trentina di persone. Il menu è di rigorosa tradizione milanese: risotto al gorgonzola, tagliatelle ai porcini, ravioli al
brasato, gnocchi fatti a mano, pappardelle al sugo di lepre, pasta e fagioli. Tra i secondi, brasato, trippa alla milanese con fagioli, rognoncino trifolato, stinco al forno cotto nella birra, cotoletta alla milanese, ossobuco con polenta, carpaccio scottato con trevisana e fontina, carni alla griglia. Si può scegliere anche la leggendaria cassoeüla con verze e polenta, ma solo su ordinazione e per un minimo di dieci persone. Come primo abbiamo optato per il risotto al gorgonzola, molto buono, e per secondo lo stinco di maiale con patate al forno: tenerissimo e gustoso, cottura perfetta. Buona anche la cotoletta alla milanese, il tutto preparato dalla signora Elena, moglie del titolare, una vera istituzione da queste parti. Tra il signore quasi sordo
che serve in tavola, il gestore e i suoi macchiettistici amici, il chitarrista che improvvisa canzoni milanesi a fine pasto, mangiare qui è un’esperienza decisamente piacevole e rilassata. Ottimi anche i dessert: scelta limitata (torta di mele e torta pesche e cioccolato oppure sorbetto), ma tutto freschissimo e fatto in casa. Il tutto accompagnato da acqua, vino della casa e caffè, più l’amaro: circa 30 €. E a mezzogiorno si pranza a menu fisso per 9 €, bevande escluse. Da provare!