I fans devono ancora farsene una ragione, ed è comprensibile: David Bowie è stato un artista totale, in cui persona reale e personaggio sul palco si fondevano in un essere umano unico e multiforme. Dal 5 all’11 febbraio Spazio Oberdan dedica un omaggio cinematografico alla rockstar più eclettica del ‘900, prematuramente scomparso lo scorso 10 gennaio. Perché oltre a
ispirare il mondo della musica, della moda, del design e della grafica Bowie ha segnato, con le sue interpretazioni, anche alcune opere cinematografiche spesso ragguardevoli. La rassegna prevede alcune pellicole di culto: L’uomo che cadde sulla Terra di Nicolas Roeg, in cui l’androgino Bowie è anche autore della colonna sonora; Miriam si sveglia a mezzanotte, film horror di rara eleganza con musica colta mischiata al punk rock; Furyo, le cui musiche sono firmate dallo stesso Bowie e dalla rockstar Sakamoto; Christiane F., Noi i ragazzi dello zoo di Berlino, storia vera di Christiane F., berlinese che diventò eroinomane a 13 anni; Absolute Beginners, storia d’amore (con musiche di Bowie, Sade e Ray Davies) sullo sfondo di conflitti razziali nei quartieri popolari di Londra nel 1958. A completare la kermesse altri due titoli: Gigolò, con Marlene Dietrich al suo ultimo film, e L’ultima tentazione di Cristo. In cartellone ci sono inoltre due
documentari: David Bowie – Sound and Vision di Rick Hull, che individua nel trasformismo l’autentica cifra espressiva dell’arte del duca bianco, e David Bowie – Serious Moonlight, il film live dello show tenutosi il 12 settembre 1983 al Pacific National Exhibition Coliseum di Vancouver. Infine un omaggio alla discendenza di Bowie con il thriller fantascientifico Moon, diretto dal figlio Duncan Jones, e il cortometraggio Oddity, omaggio al grande artista appena realizzato dalla redazione di “Blob” (Rai 3) con sequenze delle sue principali interpretazioni cinematografiche.