Per alcuni è solo un archivio per melomani incalliti. Per noi è un piccolo grande gioiello da visitare con calma, passato il marasma delle feste. Stiamo parlando del Museo Teatrale alla Scala di Largo Ghiringhelli 1, in piazza della Scala, da poco rinnovato.
Perché la Scala di Milano non è solo il teatro in sé, ma un complesso labirinto in cui il tempo si è fermato a più riprese, proprio come in uno spartito. E così possiamo trovare antichi strumenti musicali, dal rarissimo virginale del 1667, sul quale campeggia l’eloquente ammonimento ‘Mano inesperta non mi toccare’, fino al fortepiano appartenuto a Giuseppe Verdi. E poi busti, documenti, costumi, dipinti, oggetti e ritratti dei personaggi che hanno fatto la storia del teatro di Milano per eccellenza: l’architetto Giuseppe Piermarini, le cantanti liriche Maria Malibran e Giuditta Pasta, il compositore
Giuseppe Verdi – celebre, oltre che per i trionfi scaligeri, anche per il suo eterno brontolare. E ancora ricordi intimi, come i ritratti in miniatura che gli artisti donavano o portavano con sé nei viaggi, un ciuffo di capelli di Mozart, gioielli, oggetti di scena, omaggi principeschi. Il percorso comprende anche, al secondo piano, la sala delle scenografie, con bozzetti, disegni e incisioni dal Seicento all’Ottocento. Non bisogna pensare che la Scala fosse solo un tempio del bel canto: dalla sua fondazione nel 1778 era anche un ritrovo dove si giocava a carte, a dadi, a roulette,
nei palchi foderati di velluto così come nel celebre Ridotto, frequentato perfino da persone a modo come Alessandro Manzoni. Il Museo conserva alcuni giochi di società con percorsi a caselle, come il gioco dell’oca, la tombola, il biribissi, il mondo, la lotteria. E per quanto riguarda il teatro vero e proprio? Per chi, come scrive, ha avuto la possibilità di visitarlo in gita scolastica qualche decennio fa, la visita potrebbe essere deludente se l’idea è vedere solo quello: la sala del Teatro è visibile da un palco, solo qualora non siano in corso prove o spettacoli.
Ma secondo noi vale comunque la pena di immergersi, anche per poco, in questo mondo così denso e prezioso. Ingresso 7 €, ridotto 5 €, dalle 9 alle 12.30 (ultimo ingresso alle 12) e dalle 13.30 alle 17.30 (ultimo ingresso alle 17).