Per chi osa camminare guardando in aria – attività non esente da rischi, ma relativamente sicura in un parco – Milano riserva notevoli sorprese ornitologiche. Non siamo certo in un’oasi per il birdwatching, ma in questa città, sempre più verde – pensiamo al Parco Sempione, ai Giardini Montanelli, al Parco di Trenno, al Parco Lambro, al Bosco in Città, al Parco delle Cave – vivono indisturbate numerose specie di uccelli che si possono avvistare tra siepi, giardini e palazzi.
Non solo spavaldi passerotti e onnipresenti piccioni dunque, ma un mondo popolato di uccellini colorati come cinciallegre, cardellini, fringuelli, pettirossi, picchi, senza contare alcune specie di piccoli rapaci come il falco grillaio e il gheppio. Per chi abita in periferia vicino ai campi, poi, non è raro avvistare fagiani e anche aironi, che trovano nelle risaie un perfetto territorio di caccia. Fin qui tutto nella norma; basta aguzzare la vista e non pensare che tutto ciò che vola si assomigli per forza.
Quel che a Milano non ci si aspetterebbe, forse, è la presenza di una piccola colonia di fenicotteri rosa. Esotici e aristocratici come ritratti di Klimt, i fenicotteri milanesi vivono in un quartiere esclusivo, parallelo a Corso Venezia, zona di ville otto-novecentesche, palazzi patrizi e giardini segreti. Una sorta di “quadrilatero del silenzio”, come è stata chiamata questa manciata di vie elegantissime e appartate che fanno da contrappunto al non lontano, e ben più rumoroso, “quadrilatero della moda”.
Qui, in Via dei Cappuccini 3, passando davanti al cancello del giardino di Villa Invernizzi si può scorgere attraverso la siepe una consistente colonia di fenicotteri rosa, che condividono quel magico spazio con anatre e pavoni. L’accesso è proibito, la visione no; misteriosi e belli, ci ricordano che Milano è una città da scoprire con lentezza, che più di altre ama nascondere le proprie bellezze.