Dal 5 al 27 settembre il Museo della Scienza e della Tecnica ospita un personaggio molto particolare: si tratta dell’ androide “Leonardo da Vinci”, che nei weekend potrà addirittura interagire con i visitatori con la sua straordinaria e inquietante mimica facciale. Berretto cinquecentesco e folta barba d’argento, l’androide Leonardo da Vinci è stato progettato dal laboratorio dell’Università di Osaka guidato dal professor Minoru Asada, che in occasione di MeetMeTonight, la Notte dei Ricercatori in programma il 25 settembre, risponderà alle domande del pubblico insieme al Prof. Giulio Sandini dell’Istituto Italiano di Tecnologia di Genova.
Tramite un sistema di telecamere e diffusori Leonardo è in grado di interagire in una conversazione grazie a un animatore che ne controlla i movimenti e dona la voce al sommo genio del Rinascimento. Grazie alla più moderna tecnologia lip-sync il robot recepisce la voce umana e muove le labbra in perfetto sincronismo. Leonardo giunse a Milano nel 1482, quando aveva 30 anni, non esattamente un vegliardo dunque, ma in Giappone la sua immagine è legata da sempre a quella del vecchio saggio con la barba lunga del suo celebre autoritratto da vecchio.
Non sappiamo quando gli androidi entreranno nella nostra vita, né quali rapporti potranno instaurarsi tra noi umani e l’intelligenza artificiale: ma anche senza prefigurarci un futuro alla Philip K. Dick, è solo questione di tempo prima che la faccenda riguardi tutti. L’androide sarà visibile dal martedì alla domenica dalle 9.30 alle 19.00, il sabato fino alle 21.00, con biglietto d’ingresso di 10 euro (ridotti 7, 50 / 4, 50).