Intenso, struggente, ironico, visionario. Soprannominato “il Principe” dei cantautori, Francesco De Gregori sarà a Milano al Carroponte di Sesto San Giovanni sabato 18 luglio per una nuova data estiva del suo “VIVAVOCE Tour”, dal nuovo doppio album (doppio disco di platino) “VIVAVOCE” in cui l’artista rivisita con arrangiamenti inediti 28 tra i più importanti e significativi brani del suo repertorio.
L’album contiene “Il futuro”, cover del brano “The future” di Leonard Cohen, che De Gregori ha riadattato in italiano e proposto spesso live nei suoi concerti, ora per la prima volta in una versione registrata in studio, e una versione de “La ragazza e la miniera”, arrangiata e realizzata da Ambrogio Sparagna con l’Orchestra Popolare Italiana.
Il quarto singolo estratto dall’album – dopo “Alice”, in una nuova versione cantata in duetto con Ligabue, “La donna cannone”, in una nuova versione che vede la collaborazione di Nicola Piovani che ne ha arrangiato e diretto gli archi, e “Generale” – è la nuova versione de La leva calcistica della classe ’68”. De Gregori sarà accompagnato dalla sua band formata da Guido Guglielminetti (basso e contrabbasso), Paolo Giovenchi (chitarre), Lucio Bardi (chitarre), Alessandro Valle (pedal steel guitar e mandolino), Alessandro Arianti (hammond e piano), Stefano Parenti (batteria), Elena Cirillo (violino e cori), Giorgio Tebaldi (trombone), Giancarlo Romani (tromba) e Stefano Ribeca (sax). “Se le ricanto è proprio perché volevo che non rimanessero lì, imbalsamate, ma che venisse fuori che sono contemporanee, che hanno un senso anche nel 2015”, ha detto in una recente intervista il cantautore, la cui leggendaria riservatezza gli ha cucito addosso un’immeritata fama di snob.
Uno stile originale, tra sonorità rock e suggestioni di musica popolare, derivato dall’assimilazione di autori quali Fabrizio De André, Simon & Garfunkel, Bob Dylan e Leonard Cohen, Gino Paoli, Sergio Endrigo, e, cinematograficamente, Fellini e Antonioni. Testi complessi, ricchi di metafore sull’attualità ma anche profondamente surreali o intimistici, per uno che probabilmente non vedremo mai a X-Factor. Cantautore sì, ma non chiamatelo poeta: la poesia, dice, è un’altra cosa. Sabato 18 giugno ore 21.30 al Carroponte di Sesto San Giovanni, Ingresso 30€.