Abitano fuori città, sono pendolari, viaggiano con le Ferrovie Nord, arrivano a Cadorna, smontano dal treno e prendono la bici per andare verso il centro: piazza Beccaria, Duomo, San Babila. Dopo 5 mesi conosciamo chi sono e come si muovono gli utenti di BikeMi, il servizio di bike sharing di Milano.
Insieme al gestore Clear Channel, il Comune ha seguito le tracce (elettroniche) e mappato gli spostamenti degli oltre novemila abbonati. Gli orari di punta dimostrano la funzione del sistema che è fondamentalmente un mezzo di trasporto pubblico che integra la rete di treno, tram e metropolitana.
I ciclisti prelevano la bici per andare al lavoro (ore 8-10), la riprendono in pausa pranzo (ore 13-14) e anche per cena (ore 18-19). Percorsi più battuti: da Cadorna al centro e ritorno con punte di 2.800 prelievi al giorno per un totale di circa 120 mila complessivi.
Le fermate BikeMi di Cadorna, Duomo, San Babila, corso Italia e Porta Venezia sono le più utilizzate. In occasione del Salone del Mobile, l’orario di chiusura del servizio è stato prolungato dalle 23 alle 2 di notte e, se la sperimentazione dovesse dare buoni risultati, potrebbe diventare definitiva considerando che è anche una delle maggiori richieste degli iscritti.
L’altra sono le piste ciclabili, forse l’unica nota dolente di un successo che sembra ormai avviato, come conferma il fatto che sono stati aperti i cantieri per altre 9 bici-stazioni e che, visto l’afflusso dei pendolari, anche la stazione del bike sharing di Cadorna subirà interventi per raddoppiarne (o forse addirittura triplicarne) la capacità.