Ebrei a Milano e leggi razziali, la mostra

Il 10 marzo alle 17, in Via Senato 10 alla presenza dell’assessore alla Cultura Filippo Del Corno, sarà presentata una mostra speciale: Gli ebrei a Milano – Le leggi razziali nei documenti conservati all’ Archivio di Stato di Milano. Carte ingiallite, suppliche, richieste di grazia con tanto di stella a sei punte. Sì perché anche l’avanzatissima

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Milano dovette sottostare alla follia delle leggi razziali del 1938. Innumerevoli i professionisti colpiti dalla politica di Mussolini: orafi, bottegai, avvocati, insegnanti, notai. Nessuno può proseguire la propria attività, vietati i matrimoni con i cristiani, requisite le proprietà. Chi può far valere un titolo – come essere stato garibaldino o aver servito come crocerossina durante la guerra – lo usa per chiedere grazia, che a volte viene concessa, a volte no, con conseguente documento di invio ad Auschwitz o in altri campi di concentramento. Altri chiedono una

Sede dell'Archivio di Stato di Milano
Sede dell’Archivio di Stato di Milano

puntuale analisi dell’albero genealogico, per dimostrare al di là di ogni dubbio l’estraneità del Dna di famiglia al mondo ebraico. Richieste burocratiche che si fanno testimoni di un orrore che si potrebbe ripetere, con diversi nomi e diverse facce: a settant’anni dalla fine della guerra, la città dell’aperitivo, del design e della multiculturalità ricorda se stessa attraverso documenti ufficiali toccanti e spietati. Ingresso libero.

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